Tempo di ricordi e bellezza.
- Cotidie, sul filo dei giorni
- 30 dic 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 14 mag 2022

"Bisogna ricordarci, o imparare, a rendere grazie.
Risintonizzarsi cercando di cancellare il superfluo di cui siamo circondati. Riconsiderare e dare importanza, la giusta importanza alle piccole cose che quotidianamente ci circondano è il primo passo per una vita spesa nella consapevolezza e in piena coscienza di essa.
(...)Rallentare per godersi le piccole, ma grandi gioie della vita. Essere pazienti nel cambiamento e nelle situazioni che si presentano nella nostra esistenza.
Saperci accontentare e riformulare, riducendo e semplificando, le proprie necessità, "scuotere l’animo dal torpore, stimolarlo e ricordargli che la natura ci ha dato ben poche esigenze".
Saper cogliere la bellezza, non significa semplicemente vedere tutto bello, ma riconsiderare in altra formula ciò che consideravamo brutto.
Dobbiamo essere vigili e attenti nella consapevolezza che la bellezza è costantemente intorno a noi e predisporci così a coglierla e ad accoglierla.
In questi termini la bellezza non è altro che una vera e propria modifica del nostro stato di consapevolezza.
È proprio qui che si nasconde la poesia e la grazia che accompagna e accresce il nostro cammino.
La grazia, ha, racchiude in sé diversi significati ed accezioni. Uno dei sentimenti che più la accompagna, anche favorito dalla tradizione, è quello di amore, non a caso il termine greco che traduce grazia è proprio charis, radice mantenuta nella parola carità ossia, amore. La grazia è un qualcosa che, come la felicità, nasce dalla condivisione, dallo scambio gratutito di gesti gentili, di doni gratuiti, sinceri e spontanei. In tal senso la grazia concorre all’armonia e al mantenimento di essa.
(...) È nostra responsabilità, nostro dovere educarci ad essa e soprattutto coltivarla per infoderla e contribuire con essa ad un vero miglioramento e progresso dell’umanità e della sua parte animica."
Cotidie, sul filo dei giorni
Giulia Gazza, tesi sperimentale, 2017
Foto: un istante dei primi giorni della scorsa primavera.
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