Sapevo che silenziosa, saresti tornata

Andria, martedì 1 marzo 2022

Oggi, martedì primo marzo è arrivata la neve.

Una magia inaspettata che ha alleggerito il cuore e la mente.

Nelle prime ore del mattino, mi sono abbandonata all'armonia della sua danza. Sono stata felice, il mio animo pieno di gratitudine per essere riuscita a cogliere questo momento di meraviglia. Questa volta però il desiderio di leggerezza era così tanto che non sono riuscita a rispettare il patto affinchè il candido incantesimo potesse rimanere il più a lungo possibile.

Dovete sapere, che secondo la leggenda, non bisogna mai esagerare con l'entusiasmo al momento di accogliere la neve, vedendola cader giù. La si guarda, la si osserva, sì con il naso ai freddi vetri della finestra, ma non si deve mai, per nessuna ragione, coinvolgere altre anime nella magia in atto, se non silenziosamente, con il solo sguardo, con una "chiamata mente a mente". La neve non deve essere fatto di tutti, ma tacita deve arrivare al cuore di chi sa.

Invece questa mattina, tanto lo stupore, ho aperto la finestra e sono corsa a chiamare chi ancora tra le braccia di morfeo.

E ho gioito, ho gioito spudoratamente della volteggiante danza dei fiocchi di neve, che grandi come piume roteavano nell'aere, posandosi sulle foglie, sui fiori, sui limoni, sul davanzale, sul mio naso.

Nonostante il patto non rispettato, l'incantesimo è durato per diverso tempo. Ne sono grata.

Per le ore in cui lo spettacolo è continuato sono riuscita a sentirmi leggera, come da tempo non riuscivo.

Ecco, nonostante ora sia tornato a splendere il sole e il cielo sia azzurro quella leggerezza è già andata via, forse piroettando insieme agli ultimi fiocchi, ma questo piccolo miracolo mattutino, mi ha donato tanta speranza e ha lasciato un semino nel mio cuore.

Sapevo che silenziosa

saresti tornata

pace del cuore

il tuo candore.