Rallegrati o' vita, e che un felice giorno della luce sia!

Il canto degli uccellini è gioioso e vitale. Il cielo è limpido e l'aria calda e piacevole.

Le gemme degli alberi più pronunciate e rosse.

Un frullio d'ali si distingue nel canto armonioso.

Un aereo sopra la nostra testa traccia una linea bianca come gesso su un'infinita lavagna blu.

Vorrei bastasse un semplice cancellino per ripulirlo.

Le lucertoline si muovono tra le foglie secche. Tutto è più vitale, più sveglio e frizzante.

Arrivano anche i primi bombi ad infastidire G. che riposa tranquilla al sole.

Il miracolo di questo giorno, il fiorire di un narciso mai piantato, ai piedi del grande cipresso.

Un meraviglioso narciso giallo tra il marrone degli aghi a terra e il verde delle foglie degli Iris ancora dormienti, svetta coraggioso e fiero. Isolato, unico e soprattuto inaspettato.

Come araldo ad annunciare il ritorno della primavera.

"Udite udite, vostra Signora, la Primavera, si è risvegliata! Rallegrati o' vita, e che un felice giorno della luce sia!" mi sembra di udire dalla sua trombetta regale ed elegante.

Il candore del bucato, lenzuola bianche ricamate al vento, di vita in vita, risplendono sotto i rami spogli dell'albicocco. Il vento del mare, le fa ondeggiare. Gabbiani che assecondano la corrente. Vessilli di candore e purezza.

Questa sera, il fuoco di tante candele per celebrare il risveglio che ogni spirito attento e cosciente irresistibilmente avverte dentro di sé.

Allora, apriamo le porte alla luce e rallegriamoci. Permettiamo al vento di purificarci e ravvivare la fiamma vitale che ognuno di noi custodisce dentro sé, lanterna sempiterna.

Tra poco un bagno caldo con la lavanda laverà il mio corpo e una preghiera del cuore, come balsamo, addolcirà la mia anima.

Buona Candelora a tutti!