Impressioni, mattine d'estate

E' mattino. La luna è ancora alta nel cielo celeste, limpido.

La pietra del San Domenico è colorita da una luce pallida, aranciata. Non è la luce infuocata del meriggio, no di certo. E' una luce tenue, che tinge un lato. Quello ad est, mi piace pensare.

E' mattino e un rumore improvviso mi spaventa. Sarà il netturbino? un ritardatario sbadato e scomposto? non fa nulla. La città dorme ancora e mi sorprende in lontananza il canto di un gallo. Mi conforta.

Le rondini volano in alto.

Improvvisamente un duo bizzarro attraversa il cielo. Due uccelli simili a gabbiani, ma più scuri, tracciano la loro retta, sicura e precisa.

Una rondine a riposo sulla croce del San Francesco viene coinvolta nell'eterno ballo da una compagna. Ci prova. Uno, due, tre giri di rondò. Poi ritorna sulla punta della croce. L'amica le gira un po' intorno, cerca di coinvolgerla per un nuovo giro in pista, ma nulla.

Capita al contrario che ora le rondini a riposo sono due. Una sulla punta e l'altra su un braccio della croce. La condividono per qualche momento.

Poi si liberano insieme, ritornando a ballare nel cielo limpido e celeste di una qualunque mattina di luglio.

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Dopo mesi arriva la pioggia. La pioggia che mi sveglia all'alba e dischiude occhi e cuore.

Sono le goccioline a svegliare il mio corpo.

Il petricore si innalza dalla terra diffondendosi nell'aria fresca che tutto cura, tutto sana.

Decido di rimanere qualche minuto ancora a letto.

Godere del fresco e del dolce suono.

Il corpo si distende, respira.

Un risveglio accompagnato da un profondo senso di gratitudine che porta poesia, bellezza. Una carezza gentile.

La tenda sopra di me si fa vela per condurmi chissà dove, in luoghi lontani. Luoghi di pace. Luoghi di cuore. Nel dubbio mi lascio cullare dal fresco cotone delle lenzuola.

Le campane suonano e tra poco anche la mia sveglia.

Così avrà inizio un nuovo giorno.

Un nuovo giorno benedetto dall'acqua e dal fresco.

Nessun uccellino col suo canto ad annunciare il nuovo giorno, ma goccioline d'acqua sulla mia pelle.